Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine: il nostro bel Fontego dei Tedeschi, che diventerà un centro commerciale con scale mobili e terrazza). Un interessante articolo di Manuela Pivato sulla Nuova Venezia di oggi 27 luglio offre utili spunti per capire in quale direzione si stiano muovendo le trasformazioni in atto nella nostra città. Pivato mette in rilievo quella che potrebbe essere un’importante nuova tendenza: sembra che i negozi delle grandi (e costose) firme stiano cominciando a moltiplicarsi di nuovo,
dopo una parentesi di prevalenza di negozi di souvenir di bassa qualità (negozi aperti soprattutto da commercianti di origine cinese). Come esempi della tendenza, Pivato cita Coin che sta rinnovando i suoi locali per accogliere marchi di lusso, e naturalmente il Fondaco dei Tedeschi che dovrebbe aprire nel maggio del 2016. Ma accanto ai due colossi vi è la riapertura del Duca d’Aosta (nell’ex negozio di Cartier), poi un grande centro di Zara in Bacino Orseolo, e poi Accessorize, Max Mara, Pandora, Zegna, Agnona. La zona delle Mercerie, afferma il presidente di Confcommercio Piergiovanni Brunetta, “si rivaluta come alternativa più accessibile a via XXII Marzo”.
Ma il piccolissimo commercio rivolto al turismo di massa non accenna certamente a ridursi, come dimostrano anche in questi giorni le polemiche legate alle bancarelle e ai plateatici. Sembra che a Venezia vi saranno due tipi di negozi totalmente opposti: da una parte l’extra lusso, dall’altra la paccottiglia. Forse uno dei due riuscirà a cacciare l’altro. Ma non è improbabile che il lusso possa servire anche da attrazione per il turismo di massa, che se non compra ama però trovarsi in mezzo a vetrine sontuose e all’apparenza della ricchezza, come avviene nelle grandi navi da crociera. Quello che è certo è che nella guerra commerciale in atto non vi sarà spazio per i veneziani e per i prodotti destinati a loro, com’erano un tempo anche molti negozi delle Mercerie. Venezia diventerà una vetrina per visitatori di passaggio e la vita locale nei prossimi decenni si estinguerà. Per leggere il testo dell’articolo cliccate qui: Nuovi_negozi .