Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine dalla Nuova Venezia). Dobbiamo riferire una notizia dolorosissima per gli abitanti della zona di Sant’Alvise ma anche per tutti i veneziani. Lo storico convento delle canossiane di Sant’Alvise, rifugio e sostegno di tanti abitanti che ancora ne ricordano l’opera con nostalgia e gratitudine, è costretto a chiudere per mancanza di religiose. Il loro numero è sceso con gli anni da settanta a solamente quattro, tutte anziane. Purtroppo ciò significa che il complesso edilizio, di proprietà del demanio, ritornerà ad esso e che la sua destinazione finale rischia di essere quella fatale per Venezia: la trasformazione in albergo. Nella zona di Sant’Alvise, tradizionalmente popolare e molto povera, il convento aveva svolto dal 1849 un compito insostituibile, e dopo la seconda guerra moldiale era stato il sostegno di tanti abitanti che lo ricordano bene: “centro delle operaie… scuole materne ed elementari, doposcuola, campo sportivo…” Riproduciamo qui il bellissimo, struggente articolo di Nadia De Lazzari sulla Nuova Venezia, un articolo che nell’asciuttezza della prosa giornalistica non manca di commuovere e che forse potrà contribuire a creare in città un movimento capace di proporre per quei luoghi idee che possano condurre a un uso pubblico e rispettoso della loro storia. Cliccare sull’immagine qui sotto per leggere il testo.