La presidente nazionale di Italia Nostra, Antonella Caroli, il Consiglio Direttivo Nazionale, il presidente del…
Di fronte all’instancabile propaganda dell’Autorità portuale e all’indifferenza sostanziale degli abitanti di Venezia, anche il Comitato no grandi navi sembra aver ceduto e sposare adesso senza ulteriori esitazioni il progetto di costruire gli ormeggi per le grandi navi da crociera alla bocca di porto del Lido (il progetto Duferco – De Piccoli, dal nome dell’azienda costruttrice dell’ex senatore Pd che lo presenta). Anche la professoressa Andreina Zitelli, strenua e coraggiosa sostenitrice della cause ambientali, sembra essersi arresa (in un intervento sulla Nuova Venezia di oggi 21 settembre, che riportiamo qui sotto) alle pressioni di un pragmatismo che sacrifica la soluzione valida di fronte al supposto consenso di una soluzione che si sa comunque disastrosa. Il grande spauracchio è quello della perdita dei famosi “cinquemila posti di lavoro” che sarebbero legati alla crocieristica. Eppure lo stesso Comitato no grandi navi ha chiaramente illustrato, nel suo libro bianco curato dal professor Tattara, che quel numero è largamente gonfiato e che si tratta comunque quasi sempre di posti stagionali, a tempo parziale e male pagati. E ha mostrato in modo convincente i mali prodotti dalle varie forme di inquinamento atmosferico e marino prodotti dalle grandi navi. Nel fervore della discussione si dimentica la fermissima opposizione degli abitanti del Comune di Cavallino, che vengono sacrificati all’interesse generale. E si dimentica l’argomento che dovrebbe essere il principale di questa polemica: abbiamo proprio bisogno di altri due milioni di turisti l’anno oltre ai trenta milioni che stanno distruggendo la nostra città? Non si vede che l’accettazione delle grandi navi da crociera, dentro o fuori dalle bocche di porto, è il passo forse definitivo nella trasformazione di Venezia in un parco a tema o nel migliore dei casi in un museo a cielo aperto, per la delizia di commercianti ed esercenti e la tortura dei residenti, che diminuiscono ogni anno via via che la vita vi diventa più scomoda e più costosa?
I No Grandi Navi sposano il progetto Duferco (cliccare su Vista/ruota vista)