La presidente nazionale di Italia Nostra, Antonella Caroli, il Consiglio Direttivo Nazionale, il presidente del…
(Immagine dalla Nuova Venezia: il sindaco Brugnaro durante la seduta di ieri 24 settembre). Durante la riunione del consiglio comunale che doveva esprimersi sulle osservazioni dei tecnici comunali rguardo al progetto Duferco-De Piccoli per le grandi navi da crociera (la creazione di un un terminal al Cavallino, fuori dalle barriere del Mose) il sindaco Brugnaro si è lasciato andare a parole e azioni che sembrano dettate da un concetto di democrazia quantomeno bizzarro. Anzitutto, di fronte alle molte argomentazioni critiche presentate dai tecnici riguardo al progetto Duferco, ha deciso non di prenderne atto assieme al consiglio, ma di far votare il consiglio stesso contro la validità del progetto esprimendo parere negativo. Le opposizioni, denunciando la forzatura, non hanno partecipato al voto; la maggioranza invece ha votato “compatta” (citiamo dalla Nuova Venezia) a sostegno del sindaco. Nella polemica il sindaco si sarebbe espresso con frasi quanto meno sconcertanti: “A Venezia comando io” avrebbe detto secondo la Nuova Venezia, continuando: “Quel progetto è una puttanata gigantesca, a Venezia nessuno lo vuole”. Al consigliere Pellicani (pd) avrebbe ripetuto le affermazioni che da tempo sostiene: gli elettori avrebbero con il loro voto “detto che le grandi navi devono passare per il canale Vittorio Emanuele”. Questi fatti sembrano sottolineare quanto sia importante un sistema di contrappesi locali e nazionali specialmente su grandi questioni come quelle della salvaguardia di laguna e di qualità della vita.
Ricordiamo che la Venezia insulare non ha dato la maggioranza dei voti a Brugnaro e che ogni progetto dev’essere sottoposto a una Valutazione d’impatto ambientale da parte del governo nazionale, forse proprio per impedire che gruppi di potere locali possano realizzare progetti devastanti per il territorio. Sull’argomento delle crociere riferiamo in un altro post l’intervento di un assiduo e competente giornalista veneziano, Silvio Testa, che rimette a posto le varie tessere del mosaico presentando una sostanzialmente corretta esposizione del problema.
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Beh, mi pare che, essendo il Sindaco, abbia diritto di comandare lui! Del resto Renzi fa esattamente la stessa cosa a livello nazionale.
Brugnaro sa benissimo che c’è un grande numero di veneziani e non (probabilmente una forte maggioranza) che sono contrari al progetto Tresse-Vittorio Emanuele. E’ stato eletto sulla base di un programma generale e non su quel punto; e comunque i residenti del centro insulare hanno preferito un altro, forse proprio per via delle crociere. D’altra parte, il senso delle democrazia non è prima di tutto il rispetto delle minoranze? E non c’era una votazione unanime del precedente consiglio che aveva bocciato lo scavo di canali in laguna? E non è vero che prima del supposto “sviluppo” viene la protezione dell’ambiente? Quando mai lo si è sentito parlare di salvaguardia della Laguna?
sono totalmente d’accordo con la critica del nostro redattore al concetto di democrazia implicito nel primo commento. angelo