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(Immagine: vele al terzo nel bacino di San Marco). La Nuova Venezia di domenica 27 settembre dedica un articolo della sezione “Venetians” alla persona di Gino Luppi, ottantaduenne titolare del negozio di ferramenta “Trevissoi” in campo della Guerra (dietro piazza San Marco), fondatore e primo presidente dell’Associazione Vela al Terzo, della quale è ancora presidente onorario. Riteniamo del tutto pertinente alla ragione sociale di Italia Nostra (“la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione”) segnalare l’opera di questo instancabile animatore delle iniziative tese a conservare la tradizione marinara degli abitanti della nostra laguna. L’Associazione Vela al Terzo, da lui fondata nel 1988 assieme ad altri diciassette coraggiosi ed entusiasti amanti delle vele lagunari (tra i quali erano dei giovani che poi si segnaleranno anche nelle cariche pubbliche, come l’architetto Mario Piana, l’avvocato Giulio Gidoni, l’architetto Roberto D’Agostino) si è poi dimostrata capace di attrarre centinaia di veneziani, portando il numero dei regatanti da una ventina (nei primi anni) fino a più di un centinaio e diffondendo l’amore per la laguna e per le competenze ad esso legate. Proprio a Gino Luppi e ai suoi appassionati co-fondatori anche il vostro redattore deve la scoperta della vela al terzo nel 1990 e poi più di vent’anni di intimità con la laguna, con i venti, con le garzette e i fisoli. Nel negozio di Luppi ci si riuniva e ci si riunisce ancora per discutere sulle tecniche della vela antica, per riscoprire l’uso corretto del timone e delle manovre sotto la sue guida. Dopo il libro “Vela al terzo a Venezia” di Vittorio Resto e collaboratori, ricchissimo di dettagli tecnici (1991, ora fuori commercio) è poi uscito il bel testo “Tradizioni e regate della vela al terzo” del vogatore e velista Silvio Testa (edizioni Mare di carta, 2011) che ricostruisce con lo scrupolo professionale di un vecchio giornalista le vicende della vela al terzo a Venezia, dalle origini storiche all’ “epopea” di Sette e Ottocento alla rinascita dopo il 1988, con tanti nomi di veneziani che hanno contribuito e costribuiscono al mantenimento di un patrimonio storico e conoscitivo d’importanza mondiale (cliccare sull’immagine qui sotto per ingrandire e leggere il testo).

Gino Luppi

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