La presidente nazionale di Italia Nostra, Antonella Caroli, il Consiglio Direttivo Nazionale, il presidente del…
Mentre si accende sui media la polemica sulle intenzioni del ministro Franceschini di trasferire il terminal
principale (lo “hub”) delle crociere dell’alto Adriatico a Trieste, la nostra sezione ha inviato ai media un comunicato nel quale ribadisce la propria posizione secondo la quale “spostare il crocierismo gigantista a Trieste, che ha i fondali adatti, è imperativo”, mentre occorre “una commissione di studi per valutare la soglia di compatibilità delle navi che possono entrare in Laguna e un serio progetto di riconversione della Marittima, che non cancelli i posti di lavoro”.
Intanto i media riferiscono del plauso di Adriano Celentano alle dichiarazioni di Franceschini e del forte contrasto in seno al partito democratico, con i massimi dirigenti in favore dello spostamento a Trieste (il capogruppo alla Camera Rosato e il capogruppo al Senato Luigi Zanda oltre alla vicesegretaria alla Presidenza Serracchiani), e molti dirigenti locali contrari (Pierpaolo Baretta, Alessandra Moretti, esponenti della Cgil, tutti preoccupati per la ricaduta sui posti di lavoro). Naturalmente un governo nazionale non può e non deve far differenza tra posti di lavoro a Venezia e a Trieste, mentre ha l’obbligo di mettere in primo piano l’integrità dell’ambiente e la qualità della vita nei luoghi di residenza, fattori non monetizzabili in nessun modo.
Leggete il Comunicato di Italia Nostra.
Trovate qui sotto un articolo sulle reazioni all’uscita di Franceschini e un altro con le dichiarazioni di Paolo Costa, presidente del Porto e grande sostenitore delle navi da crociera di qualsiasi dimensione.