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(Immagine: una nave da crociera davanti a piazza Unità d’Italia a Trieste). Il Gazzettino del 6 ottobre pubblica un articolo che riporta la reazione della sezione di Trieste di Italia Nostra all’idea espressa dal ministro Franceschini che le grandi navi da crociera potrebbero trovare in Trieste un porto-base  più adatto di Venezia (leggete qui l’articolo relativo). A nostra volta avevamo appoggiato l’idea, sempre a condizione che gli amici di Trieste fossero disposti ad accettare, cosa che non va data per scontata. Ora una componente del consiglio direttivo della sezione Italia Nostra di Trieste esprime una posizione possibilistica. Si tratta, secondo quanto riferisce il giornale, di Antonella Caroli, che è anche ex segretario generale del Porto di Trieste. Caroli chiarisce che la cosa andrebbe comunque subordinata a un lavoro, da molto tempo atteso, di recupero del Porto Vecchio di Trieste. Come si vede, dovunque vadano le grandi navi creano dei grossi problemi che non sono compensati dai supposti vantaggi economici, come hanno dimostrato i porti della Croazia e molti porti americani come quello delle città di Charleston (Carolina del Sud) e di Key West (Florida), da anni contrarie a riceverle. Qualunque sia la soluzione che si troverà, essa deve anteporre la salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita dei residenti a ogni prospettiva di più o meno illusoria ricchezza in arrivo.   Leggete qui sotto l’articolo del Gazzettino. Eccovi anche un interessante articolo del nostro sito del 2014.

Trieste Italia Nostra

 

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