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L’associazione degli “esercenti pubblici esercizi” di Venezia (Aepe) ha acquistato per due giorni un’intera pagina sul Gazzettino per sostenere l’arrivo delle grandi navi da crociera a Venezia. Riportiamo qui sotto l’intera inserzione, che dividiamo in due riquadri di mezza pagina. Il testo presenta naturalmente un’immagine edulcorata delle grandi navi, che inquinerebbero “meno dei vaporetti” (forse si intende che una nave inquina meno di tutti i vaporetti di una giornata, il che resterebbe comunque ancora da provare), farebbe meno onde di un taxi e così via. I suoi passeggeri poi andrebbero in giro per Venezia a fare ogni sorta di spese. Forse si sottointende che quel presunto sostegno del commercio vale bene il disagio dei non-esercenti, l’intasamento di calli e campielli, la riduzione di un’antica e nobile città a centro di piccolo commercio di maschere e panini.
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L’ho già detto e lo ripeto, forse non amano particolarmente i miei prodotti artigianali, ma io questo pigia pigia di croceristi in bottega da me non lo vedo, arrivano e ripartono velocemente, e a bordo delle grandi navi, veri e propri villaggi galleggianti, c’è davvero di tutto, attività ricreative, negozi ei tutti i tipi, cibo in abbondanza ( il cibo è uno dei punti di forza dell’esperienza).
A terra le escursioni sono direzionate da anni, sfugge poco o nulla.