Autore del video Manuela Pellarin - Vicepresidente della sezione di Venezia.
Si torna a parlare della misura che da sola segnerebbe un punto di svolta nella lotta contro il moto ondoso e il degrado di fondali lagunari come di rive e case cittadine: l’imposizione dell’obbligo di avere a bordo un Gps acceso per tutte le imbarcazioni di trasporto merci e passeggeri. Il Gps (global positioning system) è il congegno che ormai anche le automobili private possiedono per poter usare i programmi di istruzioni stradali. Il congegno si può facilmente collegare a un computer centrale e offrire in tempo reali posizione e velocità di ogni mezzo. I tassisti si oppongono con tutte le loro forze a tale imposizione, che li costringerebbe a un rispetto dei limiti che si tradurrebbe in minori guadagni. L’articolo della Nuova Venezia che riportiamo riferisce l’ultima obiezione mossa dall’esponente di una cooperativa di taxi: la categoria dei tassisti “non è matura per il Gps”.
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Il gps a bordo di taxi acquei oltre a controllare la velocità dà la possibilità di controllare tutti i movimenti del “taxi”,dunque quanti lavori ha svolto nella giornata…e mettendoli a confronto con la denuncia dei redditi cade tutto il palco.La vera motivazione che non li vuole nessuna è questa,che dite..?