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Sembra strano che anche giornali attenti e imparziali come la Nuova Venezia cadano ogni anno nell’errore di prendere per buona la classifica di Legambiente – Sole 24 Ore sulla qualità dell’ambiente a Venezia. “Ecosistema, Venezia prima” si legge a grandi lettere nell’articolo di oggi 27 ottobre che annuncia l’uscita dell’annuale “Rapporto sulla qualità ambientale dei Comuni capoluogo di provincia”. (In realtà siamo all’8.o posto, e saremmo primi solo considerando le città con più di 200 mila abitanti). Ma leggendo il testo dell’articolo e consultando i dati del rapporto ci si rende conto che siamo soltanto tra gli ultimi.  Su 104 Comuni capoluogo di provincia ecco come ci piazziamo su alcuni indici vitali:

Polveri sottili: 64.o posto
Biossido d’azoto: 59.mo posto
Quantità di rifiuti urbani: 86.mo
Consumo di acqua potabile: 69.mo

Per quei valori siamo dunque in posizioni medio-basse. Ma attenzione: il giornalista avverte che nel conteggio della qualità dell’aria non si è tenuto conto “delle emissioni del grandissimo numero di imbarcazioni, traghetti, navi cisterna e porta-container e navi da crociera che quotidianamente sfrecciano sui canali nell’intera laguna”. Basta guardare i tubi di scappamento dei mototopi da trasporto per rendersi conto che l’inquinamento atmosferico sarebbe molto maggiore se venissero conteggiati.
Ma allora perché siamo primi? Perché non abbiamo automobili!  Battiamo tutti sulle isole pedonali, sul numero di incidenti stradali, sul numero di abitanti che usano i mezzi pubblici e su altri indicatori della “mobilità”.
Giocare su questo equivoco sembra veramente poco serio. Eppure ogni anno gli amministratori lo fanno, inclusi gli assessori all’ambiente. Forse Legambiente dovrebbe riconoscere la peculiarità di Venezia e toglierla dalla classifica, o inserire solo Mestre che allora mostrerebbe la sua vera faccia di città  esposta a grave inquinamento, come dimostrano gli sforamenti del massimo di polveri sottilli consentito dalla comunità europea.

Ecco qualche dettaglio.
Sull’indice totale la “mobilità” pesa per ben il 35 per cento. Essa include:

Passeggeri trasportati dal trasporto pubblico:  Qui Venezia è prima con ben 629 viaggi per abitante/anno. Prenderemmo un mezzo 12 volte a settimana. E’ chiaro che qui si contano i turisti, che costituiscono un problema per i residenti e andrebbero contati come fattore negativo.  Catania, Messina, Palermo e Taranto non raggiungono i 50 viaggi per abitante all’anno.
Tasso di motorizzazione: siamo primi perché abbiamo solo 42 automobili ogni cento abitanti (le barche non contano). Padova è 21.ma con 58, Belluno 66.ma con 64. In che posizione sarebbe Mestre?
Incidenti stradali: malgrado tutto siamo solo 7.mi, con 1,1 morti ogni 100 mila abitanti.
Isole pedonali: superprimi, con 5,01 metri quadrati per abitante. Certo calcolare la Laguna come “isola pedonale” è un po’ bizzarro…
Per leggere il testo completo dell’articolo cliccare qui. 

Rapporto Ambiente Nuova

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