La presidente nazionale di Italia Nostra, Antonella Caroli, il Consiglio Direttivo Nazionale, il presidente del…
(Immagine: l’architetto Renzo Piano). I giornali avevano riportato una dichiarazione dell’architetto Renzo Piano, secondo la quale il gruppo di studio da lui guidato stava esaminando la possibilità di dedicarsi a un progetto che riguardasse l’insieme della zona di Marghera. Il gruppo di studio, chiamato G124 dal numero della stanza di palazzo Madama assegnata a Piano come senatore a vita (e finanziato con lo stipendio che gli spetta per quella funzione), si dedica a progetti di “recupero di periferie urbane”. La notizia aveva suscitato commenti favorevoli da molte parti in città (riportiamo qui sotto un articolo della Nuova Venezia che ne riferisce alcune).
Oggi 1 dicembre i giornali riprendono la notizia citando altre fonti dello staff di Piano, dalle quali sembra che la scelta di occuparsi di Marghera sia sostanzialmente confermata. La notizia sarebbe di grandissima importanza non solo per gli abitanti di Marghera, direttamente coinvolti, ma anche per tutti i veneziani. Da tempo anche su questo sito sosteniamo che una vera rinascita di Venezia come centro residenziale e culturale richiede una visione complessiva, che tenga conto di Marghera come centro produttivo di un’economia alternativa a quella turistica e come centro residenziale di grande attrattiva, situata com’è ai bordi della laguna e vicinissima agli snodi stradali, ferroviari e aeroportuali. Un progetto complessivo, che tenesse conto delle potenzialità e delle esigenze globali di tutto il territorio, sarebbe il modo migliore di condurre una pianificazione moderna e intelligente. Leggete qui sotto gli articoli della Nuova Venezia e del Gazzettino.