Autore del video Manuela Pellarin - Vicepresidente della sezione di Venezia.
(Immagine: sono le otto del mattino, tra un poco arrivano i primi gruppi di turisti). Credevate che fosse eccessivo il numero delle bancarelle che bloccano il passaggio in Lista di Spagna, ostruiscono la vista in Riva degli Schiavoni e s’insinuano in ogni angolo della città dove può passare un turista? Bene, non è questa l’opinione del sindaco Brugnaro e della sua giunta. Per loro anzi non sono sufficienti a rispondere alla domanda dei passanti. Ecco allora che la giunta ha approvato il prolungamento della durata dei “permessi provvisori” delle bancarelle da 210 giorni all’anno a ben 300 giorni. Ricordiamo che pochi mesi or sono il ministero dei beni ambientali e turismo aveva deciso di intervenire su scala nazionale contro l’invasione di bancarelle davanti ai monumenti locali. La soprintendenza di Venezia era stata costretta a provvedere o almeno a farne le mosse, sollevando la reazione dei negozianti di Ruga degli Oresi a Rialto (e il relativo insabbiamento delle misure ipotizzate). Ora la giunta Brugnaro, forse in adempienza di promesse elettorali, sacrifica ulteriormente la dignità della città e la comodità dei residenti di fronte alle pressioni degli agguerriti gruppi di bancarellari. Ricordiamo anche che le misure delle “bancarelle”, la cui presenza è di per sé incomprensibile, sono dai proprietari ingigantite con l’espediente di prolungamenti aerei che vengono tollerati. Il testo del provvedimento ignora completamente le esigenze ambientali e monumentali dichiarando che “anche alla luce della notevole quantità di attività economiche coinvolte si rende necessario ampliare in maniera proporzionale la durata delle concessioni temporanee”. Resta da vedere quale sarà il giudizio della soprintendenza locale; ma dati i precedenti sembra che vi sia ben poco da sperare. Dovremo adattarci a vivere in un mercatino di magliette, borsette e mascherette, punteggiato ogni tanto da immensi cartelloni pubblicitari come quelli che in questi giorni coprono la facciata della chiesa della Pietà in Riva degli Schiavoni; fortunatamente la vista del cartellone è offuscata da una mezza dozzina di bancarelle.
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A ridosso del muro della chiesa di S.Fosca c’e un chiosco con un regolare numero civico come fosse un edificio, quindi inamovibile. Come è possibile? L Edilizia Privata dice che non è possibile, mi chiedo perché questa anonalia perdura da anni e nessuno interviene.