Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine: il portale cinquecentesco del Forte Sant’Andrea; ai due lati alcune delle quaranta cannoniere a pelo d’acqua). La Nuova Venezia di oggi domenica 24 gennaio riferisce che una riunione del consiglio comunale di domani deciderà su una proposta della giunta riguardo al Forte Sant’Andrea. La delibera è già stata approvata dalla giunta e, data la forte maggioranza di cui gode il sindaco in consiglio, sarà molto probabilmente approvata. In essa si accetta il passaggio di proprietà del Forte dal demanio al Comune, ma si formalizza contestualmente un “accordo di valorizzazione” tra il Comune e la società “Vento di Venezia” che attualmente gestisce l’isola della Certosa. L’articolo della Nuova ricorda che l’accordo prevede “la massima fruizione pubblica con spazi per la formazione, spettacoli e produzione artistica, esposizioni permanenti e temporanee, sale conferenze e servizi per i visitatori”. Ma saranno inclusi anche un nuovo albergo e un centro benessere, con “un punto di vista mozzafiato sull’intera laguna e sulla bocca di Lido”. Molto articolate e dettagliate le ragioni della forte perplessità di alcune associazioni di cittadini, espresse con grande eloquenza in una lettera al giornale da parte della nota ambientalista veneziana Cristina Romieri. Riproduciamo qui sotto per intero la lettera, nella quale si ricorda tra l’altro che nell’accordo le priorità vanno alla realizzazione di albergo (o forse due alberghi), ristorante e anfiteatro per eventi, mentre solo in un secondo tempo si realizzerebbero il museo e altre strutture per il pubblico, che secondo l’accordo citato nella lettera “verranno realizzate solo e in quanto verrà valutato economicamente conveniente e saranno reperite le necessarie risorse” (usare Contol + per ingrandire il testo della letttera). Un accordo dunque che sembra discutibile e che andrebbe reso pubblico prima della votazione in consiglio, in modo che tutti i cittadini possano valutarlo. E’ quanto ritiene anche il Gruppo 25 aprile, che si chiede perché vi sia d’improvviso una grande urgenza di approvare l’accordo, e che organizza sull’argomento un incontro pubblico da tenersi il prossimo sabato 30 gennaio alle 17 presso la scoletta del Calegheri, con un intervento anche della presidente della nostra sezione, Lidia Fersuoch. Riproduciamo qui sotto l’inserto della Nuova che informa sull’evento.