Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine dalla Nuova Venezia: la Ruga secondo le proposte della Soprintendenza. Come si vede, le linee architettoniche sono a mala pena leggibili per lasciar posto alle mostre di oggetti per
turisti). Continua la surreale disputa dei negozianti di Rialto contro le regole che la Soprintendenza
ai monumenti cerca di imporre per rispettare le provvidenziali norme recentemente emesse dal Ministero dei beni culturali in materia di occupazione del suolo pubblico in prossimità degli edifici
monumentali. Dopo la prima ondata di proteste la Soprintendenza ha fatto, inspiegabilmente, delle
pesanti concessioni, che verrebbero in parte incontro ai negozianti, ma a spese dell’integrità delle
linee architettoniche, che diventano di nuovo illeggibili a causa della ressa di tendoni, pedane e
carrelli espositori. Tuttavia questo non basta ai negozianti. Adesso rifiutano di occupare il prezioso
suolo di ruga degli Oresi per sessanta centimetri e richiedono pedane che si estendano per un metro. L’immagine che riportiamo qui sopra mostra quanto sia già devastante l’invasione proposta dalla Soprintendenza, anche a vetrine vuote. Ruga degli Oresi rimarrà comunque offesa e umiliata, come già tanti altri luoghi della città. Come se ogni bellezza, ogni capolavoro dell’arte e dell’architettura dovessero inchinarsi di fronte al piccolo commercio dei ricordini e delle magliette.