Autore del video Manuela Pellarin - Vicepresidente della sezione di Venezia.
(Immagine dalla Nuova Venezia: la nuova ringhiera in ottone brunito sul tetto del Fontego dei Tedeschi in versione Luis Vuitton). Il premio Torta recentemente assegnato dall’Ateneo Veneto alla ex soprintendente ai Beni ambientali di Venezia Renata Codello ha spinto un illustre socio dell’Ateneo stesso a presentare una lettera di dimissioni dal prestigioso istituto. Si tratta del medievalista Reinhold Mueller (docente di Storia economica e sociale del Medioevo a Ca’ Foscari), che scrive di “non trovare più onorevole” appartenere a un istituto che premia chi ha permesso la “vasta manomissione in atto al Fontego dei Tedeschi”, facendo passare “la tesi che l’edificio, a seguito di interventi degli anni 1930, non era più una costruzione rinascimentale ma era da considerarsi addirittura un edificio degli anni attorno al 1930”.
Queste ad altre azioni della soprintendente Codello avevano causato vive proteste anche da parte della nostra sezione, che nel 2013 che aveva scritto al Ministro per i Beni culturali Massimo Bray chiedendo un’ispezione urgente sull’operato della Codello per valutarne “le effettive capacità professionali”. La lettera era stata poi ripresa in un articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere della sera e aveva spinto la Codello a presentare una denuncia (ancora pendente presso il tribunale di Milano) sia a Stella sia alla nostra sezione.
Leggete qui un articolo sul Fatto Quotidiano che riassume le principali decisioni contestate alla Codello.
Trovate qui sotto un articolo della Nuova Venezia sulle dimissioni del professo Mueller e cliccando qui trovate il testo della lettera di dimissioni.
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leggo su La nuova di oggi la chiusa virgolettata dell’intervista a Guido Zucconi….”quanto al Fontego dei tedeschi, avremmo voluto parlarne anche in Ateneo, ma il gruppo Benetton ci ha sempre diffidato dal farlo” (p.20)
Che tempra !
che direzione culturale !!
Che indipendenza dimostra l’Ateneo, sotto la guida del prof. Zucconi !!
Mueller non poteva non dimettersi. Triste vedere una illustre istituzione come l’Ateneo così succube e così compiacente al potere.
Si rimane sconcertati a leggere sulla stampa le affermazioni del Presidente dell’Ateneo Veneto sulle dimissioni del prof. Mueller in polemica per l’assegnazione del premio Torta per il restauro alla soprintendente Codello .
La responsabilità dell’assegnazione viene scaricata sulla commissione presieduta dalla professoressa Calabi , il premio alla Codello è stato assegnato per avere svolto il lavoro per il quale viene pagata dallo Stato , il restauro del Fondaco dei Tedeschi, per il quale ha mille perplessità, non è stato discusso in Ateneo per paura di reazioni del gruppo “Benetton “.
Se questo è l’autorevolezza e l’indipendenza della cultura Veneziana non meraviglia che l’Ateneo Veneto abbia potuto premiare la soprintendente che ha autorizzato, solo per citare alcuni dei meriti, lo stravolgimento del Fondaco dei Tedeschi , il cubo/raddoppio dell’Hotel Santa Lucia, i maxi imbarcaderi per i vaporetti, la realizzazione di villette nell’oasi di Ca Roman, villette ed albergo nel forte di Malamocco .