Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine da ilariaborletti.it). Riportiamo il link con un articolo dello Huffington Post, illustrato da belle immagini, nel quale si riferisce che i comuni delle Cinque Terre sulla costa ligure hanno fissato un tetto di visite giornaliero per frenare la “selvaggia invasione dei turisti, che ammontano a 2,5 milioni l’anno”. La misura include anche l’accesso ai passeggeri delle navi da crociera. Si prevede anche un sistema di prenotazione attraverso una Card da ottenere via ‘Internet. Naturalmente la notizia è di estremo interesse per gli abitanti di Venezia, dove da molti anni si dibattte, senza alcun esito, la questione del “numero chiuso”.
Poiché recentemente il sindaco Brugnaro aveva dichiarato che l’imposizione del numero chiuso non era permessa dalla legge (si veda questo articolo della Nuova Venezia online), ora Marco Gasparinetti del Gruppo 25 aprile gli ha rivolto via facebook la seguente domanda:
Dato che la notizia è stata rilanciata anche dal Sottosegretario Borletti, a lei ho scritto: “Domanda per Lei: a chi propone soluzioni simili a Venezia, il Sindaco in carica ha risposto che la legge non lo permette. Ma se la legge lo permette alle 5 terre, cos’è che in linea di principio vieterebbe di farlo in un altro spazio limitato e delicato come i sestieri veneziani?
Nella pagina facebook citata trovate anche la dichiarazione del sottosegretario Borletti Buitoni :
Una soluzione che a prima vista può apparire drastica e dannosa tuttavia necessaria per risolvere un problema complesso e strutturare un percorso di valorizzazione dei luoghi e degli itinerari turistici alternativi.
La questione è stata presentata anche in un articolo sulla Repubblica, che riportiamo qui per intero.