La presidente nazionale di Italia Nostra, Antonella Caroli, il Consiglio Direttivo Nazionale, il presidente del…
(Immagine: Micky Arison, principale proprietario della Carnival Corporation, e Arnold Donald, amministratore delegato). Sarà un caso, ma proprio oggi che pubblichiamo un pezzo della biografia di Ted Arison, fondatore della Compagnia di crociere Carnival Corporation, ecco che suo figlio Micky, con l’amministratore delegato della Compagnia, viene a Venezia per firmare con la Fincantieri un contratto per cinque altre grandi navi, da terminare entro il 2020 al costo di circa tre miliardi di euro. Le navi da crociera stanno diventando sempre più determinanti per il futuro economico di Venezia e dell’Italia. Abbiamo riferito pochi giorni fa come si siano accaparrate una parte delle azioni della società che gestisce la Marittima (la Venice Terminal Passeggeri), con la proprietà di banchine e posteggi. Oggi il ministro Delrio annuncia come molto prossima la decisione sul porto crocieristico, lasciando capire che la soluzione Tresse Nuovo – Marittima è la favorita (si veda l’articolo della Nuova Venezia qui sotto).
Dunque l’economia del turismo di massa sta per prevalere a Venezia. Essa implica dei benefici e dei costi, proprio come l’economia delle industrie e delle raffinerie alla metà del secolo scorso: i benefici subito, i costi lasciati alle generazioni future. Sarà così anche per le navi da crociera? Lasceremo che la città venga acquistata e gestita dai grandi operatori del turismo di massa?
Leggete qui sotto gli articoli relativi e non lasciatevi sfuggire il post con l’intervista a Ted Arison, fondatore della Carnival Corporation, intervista che traduciamo dal libro di Elizabeth Becker “Overbooked” e dalla quale ben risultano i criteri e i valori della Compagnia.