La presidente nazionale di Italia Nostra, Antonella Caroli, il Consiglio Direttivo Nazionale, il presidente del…
(Immagine: la conferenza stampa, con di fronte i tre relatori Lidia Fersuoch, Marco Gasparinetti e Andrea Martini). La sezione di Venezia di Italia Nostra ha presentato un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) contro la delibera del Consiglio comunale che acquisisce la proprietà del Forte Sant’Andrea subordinandola a un “piano di valorizzazione” che ne stabilisce l’uso senza rispettare i termini imposti dalla legge. Ne è stata data notizia con tutti i dettagli del ricorso in un’affollata conferenza stampa aperta al pubblico, tenutasi ieri 6 maggio nella sede della libreria Marco Polo ai Carmini. Per i giornali locali erano presenti Enrico Tantucci (la Nuova Venezia), Daniela Ghio (il Gazzettino) ed Elisa Lorenzini (il Corriere del Veneto). Gli articoli di oggi 7 maggio, che riportiamo qui sotto, riferiscono in modo succinto ma chiaro i cinque punti del ricorso (illustrati dalla presidente della sezione Lidia Fersuoch) e gli interventi del presidente della Municipalità di Venezia Andrea Martini e del portavoce del gruppo 25 aprile Marco Gasparinetti, sostenitori del ricorso. Tre dei cinque punti del ricorso si riferiscono al “piano di valorizzazione” il cui testo, allegato alla delibera del Consiglio, risulta essere parte integrante della delibera stessa. A questo punto si è reso utile un chiarimento del concetto di “valorizzazione” come definito dal Codice dei beni culturali nell’Articolo 6, il cui breve e chiaro testo è stato letto integralmente. Lo riportiamo qui in un post separato per usi futuri che sicuramente non mancheranno.
Ecco l’articolo della Nuova Venezia:
Ecco l’articolo del Gazzettino: