Autore del video Manuela Pellarin - Vicepresidente della sezione di Venezia.
(Immagine: navi da crociera ormeggiate nel terminal della Marittima a venezia). Si è finalmente conclusa la vicenda riguardante la proprietà azionaria della Vtp (la società che gestisce il terminal passeggeri del porto di Venezia e che possiede anche alcune banchine e altre strutture portuali). Il costo dell’operazione per le Compagne di crociera è stato di 24 milioni di euro. Con tale investimento esse si sono guadagnate il diritto di partecipare a ogni decisione che riguarderà il porto passeggeri di Venezia, e forse anche in futuro il diritto di maggioranza nella gestione del terminal.
Il risultato finale delle manovre ora concluse sarà che le compagnie di crociera (raggruppate in una società appositamente costituita che si chiama Venezia Investimenti srl, della quale fanno parte MSC Crociere, Costa Group, Royal Caribbean e altre) potranno acquistare il 48 per cento della società Apvs, che detiene il 53 per cento di Vtp. Dunque il controllo di Vtp resterà nelle mani di Apvs (società a sua volta controllata dalla Regione Veneto), ma c’è una clausola che permette ad Apvs di cedere fino al 51 per cento del proprio capitale a Venezia investimenti. Trovate i dettagli negli articoli che riportiamo da vari giornali e dalla rivista specializzata MediTelegraph.
La struttura societaria sarà dunque la seguente:
-Vtp resta di proprietà al 47% di soci privati e al 53% di Apvs;
-Apvs resta al 51 % di proprietà della Regione Veneto ma il rimanente 49% è stato acquistato da Venezia Investimenti, che riunisce le principali compagnie di crociera;
-Apvs avrà facoltà di vendere anche le sue azioni a Venezia Investimenti tra il 2017 e il 2018, cedendo così anche il controllo di Vtp;
-Fin da ora i rappresentanti delle compagnie di crociera entrano nel consiglio di amministrazione di Vtp grazie alle azioni in loro possesso.
La sostanza della cosa è dunque che le navi da crociera: 1)entrano nella proprietà di Vtp, 2)potrebbero in futuro averne la maggioranza. La cosa sembra molto preoccupante alla luce delle decisioni da prendere sulla collocazione del terminal e su eventuali limiti al numero di crocieristi ammessi a Venezia. Già oggi la Nuova Venezia riporta una dichiarazione delle compagnie di crociera, con la previsione di “un aumento del numero di passeggeri in arrivo e in partenza assicurando investimenti e occupazione per Venezia e il territorio”.
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