La presidente nazionale di Italia Nostra, Antonella Caroli, il Consiglio Direttivo Nazionale, il presidente del…
(Immagine: residenti e turisti in attesa di un vaporetto). L’amministrazione comunale di Venezia continua nel suo tentativo, già prevedibilmente condannato all’insuccesso, di far entrare quintali di sardine dentro scatolette disegnate per pochi ettogrammi. Ora si ritorna su strade già percorse e poi abbandonate: delle corsie preferenziali per i residenti in alcuni pontili dei vaporetti. Naturalmente tutti sanno che la cosa darà origine a disagi, proteste e discussioni senza fine, ma forse ciò conta poco nei calcoli dell’amministrazione, alla quale preme di poter dire di averci provato: “una promessa mantenuta”, come avrebbe dichiarato il sindaco Brugnaro secondo quanto riferisce la Nuova Venezia. Solo due o tre fermate ACTV avranno l’entrata prioritaria per i possessori di carta Venezia, cosa che corrisponde a voler vuotare un mare con un bicchiere. Altri pontili non ce ne stanno nelle già martoriate rive; altri vaporetti non si possono aggiungere al già intasato traffico di tutti i canali. Tutti sanno che la soluzione consiste nel limitare i flussi di turisti escursionisti, ma preferiscono invece aumentare quei flussi studiando modi ingegnosi di far entrare anche le supernavi da crociera dentro la scatola pensata per gondole e battelle.