Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine dal Corriere della Sera: veduta di Reykjavik, 200.000 abitanti e 3.900 b&b). Il Corriere della Sera pubblica sul suo sito web un articolo di particolare interesse per noi veneziani anche se riguarda la lontana Islanda. L’articolo riferisce che il parlamento islandese sta per discutere una proposta di legge tesa a salvare il territorio da “un’invasione di turisti, sempre più attratti dai viaggi nella terra dei ghiacciai, delle sorgenti, dei vulcani”. In particolare si mira ad arrestare la proliferazione di b&b, che si stanno moltiplicando nella capitale, essendo passati da 1700 del 2014 a 3903 del 2015. La soluzione proposta per Reykjavik è quella che noi di Italia Nostra stiamo proponendo da qualche anno per Venezia: rendere l’affitto turistico meno conveniente di quello per residenti, limitando il numero di giorni all’anno in cui si può affittare. Nel caso islandese, si propone di far pagare una tassa per affitti oltre il novantesimo giorno. Misure simili, come anche noi abbiamo ricordato su questo sito, sono già state approvate in città come San Francisco, Berlina e Barcellona (oltre che in molte città munori della Florida).
Colpisce l’esiguità del problema islandese se confrontato con quello veneziano. Laggiù si stanno preoccupando perché nello Stato di 330 mila residenti si sono avuti ben… 1,3 milioni di turisti! Da noi a Venezia, con 56 mila residenti e 30 milioni di turisti l’anno, e con almeno seimila appartamenti a uso turistico su un totale di 24 mila, il grido d’allarme di tanti cittadini preoccupati sembra cadere nel vuoto.
Su questo sito trovate l’analisi del fenomeno turistico da parte di Italia Nostra e le soluzioni da noi proposte sia all’amministrazione locale sia al governo nazionale.
Cliccare qui per l’articolo sul Corriere della Sera.