Durante l'incontro verranno discusse le conseguenze del “Cambiamento Climatico” sulla meteorologia e di come stanno…
(Immagine: il sindaco Brugnaro durante la campagna elettorale). A un anno di distanza dall’insediamento del sindaco Brugnaro alla testa del nostro Comune, il giornalista Alberto Vitucci presenta nel paginone “Primo piano” della Nuova Venezia un bilancio generale sulla sua gestione. L’articolo è circondato da una serie di riquadri che sintetizzano i risultati argomento per argomento (flussi turistici, esodo degli abitanti, navi da crociera, plateatici e così via). Lasciamo ai nostri lettori la lettura dei vari capitoletti (che riportiamo qui sotto), limitandoci a una considerazione generale.
In un anno di gestione Brugnaro, tutte le azioni della giunta sono andate contro la direzione auspicata per Venezia da Italia Nostra e dalle molte associazioni a noi affini. La direzione che riteniamo necessaria è quella di una rivitalizzazione della cultura e della vita locali, di una gestione accorta dei flussi turistici, i cui eccessi sono la causa della decadenza della qualità della vita, e di un uso pubblico dei beni culturali, che sono di tutti. Nulla è stato fatto in quelle direzioni. Si è invece incoraggiata la creazione di nuovi alberghi, si è lasciato aumentare il numero degli appartamenti in affitto turistico, non ci si è opposti all’aumentare dei plateatici che usurpano il suolo pubblico e imbruttiscono la città, si è lasciata aumentare la deriva di Venezia verso lo stato di città-museo o peggio ancora città-parco tematico e centro commerciale. Se questo era il destino di Venezia, la giunta Brugnaro lo ha favorito in tutti i modi. Se invece il destino di Venezia è quello di restare una testimonianza per tutto il mondo di un modo di vita diverso da quello convulso di tante città moderne, di una vita a misura d’uomo in un quadro di bellezze millenarie cariche di valori umani, in una laguna naturale dove quasi per miracolo è sorta una civiltà fatta di canali, ponti, case e palazzi, allora quando questa giunta sarà caduta, come tutto deve cadere, toccherà ai nuovi abitanti disfare gli errori di Brugnaro e seguaci, far ritornare i residenti in città, far riaprire i campi e le strade al passaggio e restituire a Venezia almeno una parte della vita che le è stata sottratta.