Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine di Erla Zwingle da imnotmakingthisup.net). La Nuova Venezia di oggi 5 luglio riprende con grande rilievo la notizia che da ieri circolava (e che noi abbiamo contribuito a divulgare, arricchendola di dati sulle fonti) riguardo alla prossima riunione dell’Unesco nella quale verrà approvato un “ultimatum” alla città di Venezia per evitare che venga inserita tra i siti patrimonio dell’umanità che sono dichiarati “a rischio” o in pericolo di grave degrado.
L’articolo di Enrico Tatucci che riportiamo presenta un’efficace panoramica delle ragioni di preoccupazione (“eccessiva pressione turistica, passaggio delle grandi navi in Bacino di San Marco, traffico acqueo eccessivo, minacce al patrimonio monumentale e all’ecosistema”), e include alcune dichiarazioni della presidente della nostra sezione, Lidia Fersuoch, che tra l’altro osserva che ora per la prima volta si chiarisce che “un piano per il futuro della città e per un turismo sostenibile non possa essere preso dalle autorità da sole, ma anche consultando associazioni e cittadini.”