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Sono ben 782 le licenze per “bancarelle” di ambulanti (in realtà pseudo-ambulanti, ben fissi e stabili in ogni percorso turistico) nella Venezia insulare. Sono 1696 in tutto il Comune, con i terrafermieri quasi sempre veri ambulanti dei vari mercatini. Per Venezia costituiscono un impaccio alla circolazione, una costante copertura di panorami e monumenti, uno sgradito spettacolo di cattivo gusto. Da una comunicazione di Marco Agostini (ex comandante della polizia urbana) apprendiamo che il Comune vorrebbe intervenire sul fenomeno ma “abbiamo le mani legate e siamo in presenza di un vuoto normativo”. Ma da quanti anni questo supposto vuoto viene subito senza intervenire? Siamo sicuri che si tratti solo di inerzia burocratica? Intanto risulta che molte delle bancarelle di Venezia (forse più della metà) non sono in realtà gestite dai fortunati titolari ma da loro concesse in subaffitto.Esiste un vasto sottomondo di persone che lucrano sulla bruttezza e sul disagio della città, dei suoi abitanti e anche di molti turisti che forse hanno fatto il viaggio per vedere una meraviglia del mondo piuttosto che delle muraglie di borse e magliette. Ecco qui sotto un articolo della Nuova Venezia che ben descrive il fenomeno.

Bancarelle

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  1. “Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto per paura del senso comune”.
    Alessandro Manzoni

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