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(Immagine: uno degli oltre settanta cassoni di cemento che dovrebbero contenere le paratoie del Mose a un costo di 5,6 miliardi di euro). Da qualche tempo quella che fino a ieri sembrava un’eresia totale, neppure nominabile tra persone serie, sta facendosi strada anche negli ambienti ufficiali. Un’interrogazione parlamentare del senatore Felice Casson l’ha presentata in termini espliciti a tutto il paese: siamo sicuri che valga la pena di portare a termine la realizzazione del Mose così come progettato trent’anni or sono? Nell’interrogazione, del 29 giugno di quest’anno, il senatore ricorda che nel 2006 il Comune di Venezia aveva chiesto “un confronto tecnico tra le diverse soluzioni sul tappeto”, incluse quelle più economiche del Mose e veramente reversibili (paratoie a gravità, navi affondate alle bocche di porto, rialzo dei fondali). Adesso, di fronte alle difficoltà che continuano a emergere, “occorre avviare il confronto tecnico e cominciare ad affrontare il nodo della manutenzione”. Non ci risulta che l’interrogazione sia stata ancora discussa, ma certo la pietra è stata gettata nelle acque troppo calme di un Mose che procede o tenta di procedere, nell’imbarazzo generale.
Ora la Municipalità del Lido ha convocato il commissario governativo ai lavori del Mose, Giuseppe Fiengo (com’è noto il Consorzio Venezia Nuova è stato commissariato a causa delle pesanti vicende giudiziarie in cui sono stati coinvolti i suoi drigenti), per chiedere quale sia lo stato attuale dei lavori. Il commissario e il suo staff hanno doverosamente fornite le loro risposte, che troviamo riassunte in una lettera del comitato “L’altro Lido” riportata qui sotto. Notiamo che la data per il completamento dei lavori è oggi prevista per il giugno del 2018, e notiamo una lunghissima serie di “criticità”, elencate nella lettera, e tali da far seriamente pensare che forse l’intero progetto
potrà essere ripensato. Come dicono i giocatori di poker, se ci si è buttati in un piatto perdente occorre sempre uscirne al più presto per non perdere altri soldi in imprese disperate.
Trovate qui l’annuncio dell’interrogazione di Casson e qui sotto il testo della lettera del comitato.