La presidente nazionale di Italia Nostra, Antonella Caroli, il Consiglio Direttivo Nazionale, il presidente del…
(Immagine: il terminal delle grandi navi a Venezia, con la città che sembra un’appendice del porto passeggeri). La sostanza delle complicate operazioni societarie messe in atto presso la Vtp (Venice terminal passeggeri) è che le compagnie di crociera stanno entrando sempre più profondamente nella proprietà e nella gestione del terminal passeggeri del porto di Venezia. Ciò renderà sempre maggiore la loro influenza sul futuro del porto stesso come destinazione delle crociere. Quanto è accaduto finora (egregiamente riassunto nell’articolo della Nuova Venezia che riportiamo qui sotto) è quanto segue: le compagnie di crociera (riunite in una società ad hoc chiamata Venezia Investimenti) hanno acquistato una quota di Vtp che (grazie a vari codicilli) tra poco diverrà maggioritaria. Nel frattempo insediano nel Cda di Apvs (maggioritaria in Vtp) l’amministratore delegato di Msc crociere, Pier Fancesco Vago.
Quello che è certo è che la libertà da parte del governo italiano di decidere se e come le grandi navi potranno entrare in laguna rimane sempre più condizionata da fortissime pressioni, legittimate ora anche dal marchio Vtp.