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Sulla gestione dei flussi turistici il sindaco Brugnaro qualche giorno fa aveva invitato chiunque, cittadino o associazione, avesse delle idee o delle proposte a mandarle al Comune per via ufficiale, addirittura protocollandole protocollandole come documenti notarili. Sembrava una sfida agli abitanti e forse anche un modo per mettere a tacere i tanti che sui social network declamavano e declamano soluzioni non sempre realistiche.
Ma ora siamo venuti a conoscenza di una di tali proposte, molto precisa e ben congegnata, frutto certamente di conoscenza profonda del problema e di grande capacità espositiva. L’autrice ne aveva inviata una bozza molti mesi fa anche a noi di Italia Nostra, che l’avevamo fortemente apprezzata. Ora ha preso tastiera e monitor, l’ha buttata giù in forma digitale e l’ha protocollata via pec agli uffici del Comune. Ne siamo venuti a conoscenza attraverso la segnalazione che ne ha fatto sulla sua pagina facebook il gruppo 25 aprile (che ringraziamo per questo ennesimo servizio alla comunità) e ve la proponiamo assieme all’espressione dei nostri complimenti per Roberta Bartoloni, che ne è l’autrice.
Il pdf contiene 15 pagine, che invitiamo i nostri lettori a leggere interamente con attenzione. A giudizio di chi scrive queste righe si tratta certamente della migliore proposta attualmente sul tappeto. Sottolineo l’importante distinzione tra “gestione dei flussi” e “incassare fondi per il bilancio comunale”. Non si può affrontare la gestione dei flussi rendendo la città accessibile solo a chi può permettersi di pagare una certa quota d’entrata. A titolo di succinto sommario, citiamo qui sotto alcuni brevi passi dal documento che alleghiamo integralmente come pdf:
Da sottolineare inoltre che, trattandosi di sperimentazione, la stessa deve presentare le caratteristiche della gradualità e versatilità, garantita dall’assenza di importanti costi sostenuti per strumentazioni fisse di verifica.
Pertanto si può limitare l’accesso per motivi di sicurezza (motivazioni evidenti rilevando l’intasamento delle strade e dei mezzi pubblici della città in tutti i periodi festivi), ma non lo si può consentire solo ai più abbienti.
Coloro che risulteranno sprovvisti di prenotazione, saranno soggetti a limitazioni all’utilizzo dei servizi offerti dalla città (servizi igienici, di trasporto, museali, accesso a determinate aree, ecc). Pertanto il raggiungimento del limite individuato non costituirà in questa fase impedimento all’accesso, ma disincentivo alla luce delle svantaggiose condizioni previste.
Considerato che il tetto delle prenotazioni giornaliere per turisti con pernottamento è dato dal numero dei letti presenti in strutture ricettive autorizzate (circa 43.000), si propone di individuare solo un limite al numero delle prenotazioni dei turisti escursionisti. Detto limite può essere previsto inizialmente attorno alle 30.000 unità circa giornaliere, per un totale di circa 10.000.000 prenotazioni all’anno (crocieristi inclusi) che, sommate al numero di turisti con pernottamento medi annui (6 milioni circa come evidenziato nella tabella sopra riportata), consentono di contenere l’afflusso in circa 16 milioni di presenze annue, limite comunque superiore a quanto consigliato dagli studi effettuati sulla capacità di carico della città4.
In caso di parenti e/o amici in visita a residenti, si suggerirà la prenotazione del pass turistico “senza soggiorno”. In caso di raggiungimento del numero limite, con impossibilità di procedere con la prenotazione, sarà possibile entrare senza prenotazione (con tutti i disincentivanti limiti già visti), o chiedere al Comune una prenotazione in deroga.
Al fine di stimare dei limiti indicativi di pressione turistica sostenibile, si propone che il numero dei turisti non possa eccedere il numero dei residenti.
A quanto sopra conteggiato va aggiunta inoltre la possibilità, fornita dai controlli automatici dei dati effettuati dal sistema, di identificare o disincentivare le affittanze abusive. Infatti la presenza dei controlli incrociati previsti, soprattutto sulle prenotazioni giornaliere per più giorni consecutivi, costituirà incentivo alla regolarizzazione delle affittanze, con conseguente recupero di parte del buco di imposte attualmente perse, stimato da Reset in potenziali milioni di euro annui.
Buona lettura, e per il sindaco Brugnaro e l’assessore Mar: buona meditazione!
Cliccare qui per il pdf integrale.
Cliccare qui per la pagina facebook di Roberta Bartoloni.
Questo articolo ha 6 commenti
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anche a me sembra una proposta ottima.
Farei una paio di obbiezioni che vogliono essere in spirito costruttivo.
1. le prenotazioni, anche a 5 euro, saranno appannaggio di agenzie e compagnie di crociera. Come succede oggi con i biglietti dei teatri dove molti posti restano vuoti. Probabimente si deve mettere un contingentamento (es 2/3 delle richieste ai soggetti collettivi, oppure la impossibilità di prenotare con notevole anticipo, es max anticipo 1 settimana)
2. i pernottanti, con i dati AirB&B, sono probabilmente parecchio superiori a quelli ipotizzati. I dati dell’annuario del turismo sull’extralberghiero vanno triplicati.
3. tra i ricavi dell’operazione va messo il pagamento della tassa di soggiorno che verrebbe richiesto agli esercizi alberghieri e extraalberghieri alla emissione del pass. Visto che il pass lo devono chiedere non possono evadere la tassa di soggiorno e le altre tasse. L’introito per il comune è notevole. A firenze un accordo tra comune e AirB&B ha portato al raddoppio degli introiti per la tassa di soggiorno nel giro di un anno.
4. Io credo che la proposta andrebbe associata a un arretramento dei terminal acquei con la creazione di una grande Zona a traffico limitato dove l’ormeggio dei lancioni dovrebbe costare almeno come il parcheggio del pullman al tronchetto (probabimente entrambi i costi andrebbero aumentati del 100%). Ne guadagneremmo anche in salute
Comunque congratulazioni
Assolutamente d’accordo, terrò conto di tutte le osservazioni!! Per quanto riguarda i lancioni sto cercando di capire tramite il comune come si potrebbe fare, perchè san zaccaria è di competenza portuale. Grazie mille, ciò che serve secondo me è proprio mettersi tutti assieme, valutare tutti i punti critici, risolverli, e presentare all’amministrazione qualcosa di più completo possibile. Poi è ovvio che altre criticità verranno al pettine strada facendo, ma intanto bisogna capire se la struttura di base è fattibile e quindi partire con una sperimentazione a basso impatto.
Premettendo che non ho ancora letto bene il PDF, ma solo il riassunto sopra riportato, farei solo una modifica al punto sui parenti in visita. Io sono veneziano di nascita e amo la mia città. Devo vivere fuori regione per motivi lavorativi e non è possibile che ogni volta che voglio venire a trovare parenti o semplicemente andarmi a rivedere il Palazzo Ducale o una chiesa io debba prenotare un “pass”, magari pagando. Cerco di venire anche spesso durante l’anno e questo accorgimento renderebbe Venezia meno accessibile ai veneziani che stanno fuori. Credo che la proposta non debba prevedete vincoli a chi a Venezia ci è nato o ha parenti in città o nelle immediate vicinanze.
I nati nel comune sono esonerati dalla richiesta di prenotazione. Per i parenti lontani non nati e non residenti il problema è solo nei giorni saturi (20-30 giorni all’anno?), mentre in tutti gli altri l’accesso è libero, e la prenotazione/abilitazione può essere sanata qui alla prima occasione. Poi il comune dovrà prevedere tutta una serie di deroghe al limite massimo, ad esempio nel caso della persona che deve arrivare all’improvviso per assistere qualcuno in malattia. In questo caso pensavo alla richiesta (parlo sempre dei 20-30 giorni saturi) di un pass urgente, da rilasciare senza battere ciglio al primo controllo/sportello, cui seguiranno delle verifiche per controllare che la circostanza rientri effettivamente tra quelle previste (giusto perchè non se ne approfitti troppo). Comunque si, questa parte devo approfondirla bene e scriverla meglio perchè intendevo garantire l’accesso sempre a tutti i frequentatori abituali della città. Grazie!
Grazie cari amici per i vostri commenti. Ne terremo conto nella redazione della nostra proposta, redazione che è in corso in questi giorni. (Intanto vi ricordo che domani giovedì 22 ci sarà a Ca’ Farsetti la presentazione del nuovo Annuario del Turismo con i dati del 2015 – quelli ufficiali).
Per Bepi: tutt’e tre le osservazioni sono utilissime.
Per Daniele Poli: Proprio della difficoltà da lei menzionata abbiamo tenuto conto nel proporre che la limitazione di accesso cominci per il primo anno solo dai gruppi organizzati. Ma vi sono anche altri modo per ovviare al problema.
Benissimo, dobbiamo inondare il comune di proposte, di soluzioni, di metodi perchè l’importante è partire con qualcosa!!
Grazie Paolo per le tue parole incoraggianti, per me contano davvero molto 🙂
Buon lavoro