Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine da www.arte.it. Sulla destra la copertina di un libro di Serge Rezvani, notissimo autoe francese residente a Venezia). Rimandiamo all’edizione online delGazzettino per un’altra notizia purtroppo ferale per la vita e la cultura nella nostra città: anche le amichevoli vetrine della Libreria Francese in Barbaria de le Tole, a un passo da San Giovanni e Paolo, sembrano destinate a scomparire, inghiottite dal turbine del turismo di massa. Si apprende infatti che il proprietario del fondo lo ha venduto all’esercente di una pizzeria. Dominique Pinki, il noto e simpatico libraio, amico di tanti veneziani come di tanti autori francesi di passaggio, ha in mano un contratto d’affitto per altri quattro anni, ma non gli restano molte speranze: “Non credo proprio, ha detto al Gazzettino, che al nuovo proprietario interessi mantenere qui una libreria”. Del resto basta guardare alla trasformazione che il magnifico campo ha subito negli ultimi anni, sotto gli occhi esterrefatti del Colleoni, assediato da tavolini e cappuccini come lo era stato in vita dalle truppe dei nemici di Venezia. E l’attuale amministrazone non solo non fa nulla per arrestare l’economia del ricordino e della maglietta, ma sembra volerla incoraggiare in ogni modo.
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