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(Immagine di Italia Nostra: la sala del consiglio comunale durante l’audizione del prof. Carrera). Si è tenuta ieri 5 dicembre a Ca’ Farsetti l’audizione del professor Fabio Carrera sul turismo a Venezia. L’audizione si inserisce nel quadro delle proposte per la gestione del turismo che le commissioni comunali competenti stanno ascoltando da oltre un mese.
Il professor Carrera (veneziano di nascita, studi universitari in America dove ha ottenuto un dottorato dal prestigioso MIT di Boston, ora docente presso il politecnico WPI di Worcester, Massachusetts) studia le realtà veneziane da 28 anni con i suoi laureandi in informatica, inserendo regolarmente sull’internet i risultati delle ricerche, condotte secondo i più alti criteri di scientificità oggi disponibili. Il sito web, che si può definire strabiliante per la quantità e qualità dei dati, si trova a questo indirizzo: veniceproject center.org, e include una pagina di “cruscotto” (in inglese “dashboard”) dove è possibile rileggere in tempo reale una serie di dati sulla città: temperatura, maree, previsioni meteo, numero di prenotazioni negli alberghi, aerei in arrivo e in partenza con il numero dei passeggeri, numero di turisti presenti in ogni momento e così via. Abbiamo già menzionato più volte su questo sito l’esistenza di quelle sorprendenti pagine.
Riportiamo qui sotto gli articoli dei giornali di oggi che presentano con il meritato risalto il resoconto dell’audizione e la sostanza delle proposte del professore e del suo Istituto. Ci ha rallegrato e incoraggiato constatare che i dati reali e le proposte presentate sono molto vicini a quelli già presentati nelle audizioni di Italia Nostra. Per ancorarsi a dei dati concreti, Carrera riparte dal massimo numero di residenti della storia di Venezia, i circa 150.000 dell’inizio degli anni ’50. Ritiene che quello sia il numero massimo di presenze accettabile nella città insulare. Con le misurazioni del Coses e le sue proprie, arriva poi a calcolare il numero di “popolazione equivalente” presente oggi in città: in media circa 170.000 persone al giorno, che sono la somma di residenti, pendolari per lavoro e per studio e turisti (circa 70.000 il numero di questi ultimi). Per rientrare entro i 150.000 occorre che il numero totale di turisti non superi i 55.000 al giorno, inclusivo di pernottanti ed escursionisti.
Per chiarezza riportiamo un confronto tra le proposte di Carrera e quelle di Italia Nostra:
Numero massimo sostenibile di turisti:
Carrera 55.000
Italia Nostra 38.000

Turisti pernottanti:
Carrera 40.000
Italia Nostra 30.000

Turisti escursionisti:
Carrera 13.500
Italia Nostra: 8.000

Si tratta, come si vede, di numeri sostanzialmente vicini e comunque ben diversi degli 80.000 turisti oggi presenti di media giornaliera, numero, va ben ricordato, che non comprende le moltissime presenze “in nero” soprattutto nelle strutture extra-alberghiere. Molto intelligente il metodo proposto per “spalmare” i 55 mila in modo omogeneo, senza periodi di punta e altri di vuoto, cosa che renderebbe possibile pianificare servizi ed esercizi pubblici.

Resta fondamentale la constatazione che per un Centro del tutto indipendente dalla politica locale come quello del WPI (come del resto per tutti i media mondiali) la situazione attuale del turismo a Venezia risulta insostenibile e richiede rimedi urgentissimi sia per impedire ulteriori aumenti sia per rientrare gradualmente in limiti accettabili. Il professore ha anche presentato un calcolo delle presenze massime in relazione alle regole di sicurezza in caso di incendio o situazione di panico: una precisa valutazione delle vie di fuga dà un massimo di 29 mila persone per l’area Rialto-San Marco.
Ci si potrà chiedere come il consiglio comunale abbia accolto la relazione del professore (l’unica, assieme a quella di Italia Nostra, che abbia osato presentare dei numeri concreti anziché generici metodi di controllo dei flussi turistici). Ne diamo conto in un altro post; qui ci basta riferire che la maggioranza di Brugnaro si è mostrata fortemente contraria a ogni proposta di limitare sia i turisti pendolari sia quelli pernottanti, ricorrendo a “domande” che in realtà erano delle critiche fortemente ostili.

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Una breve biografia di Carrera dalla Nuova Venezia

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L’articolo sul Gazzettino:

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L’articolo sul Corriere derl Veneto:

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