Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine dal documentario del programma “I dieci comandamenti”). E’ questa l’immagine di Venezia che rimane nella mente dopo il bel documentario di Domenico Jannacone andato un onda ieri sera 12 dicembre su Rai 3. Una bellezza di sapore antico, un’atmosfera da etichettare come “romantica”, uno sfondo per matrimoni di nuovi ricchi di paesi lontani. Gli abitanti, compiacevoli guide al servizio dei visitatori, e pronti a indossare gli abiti di un antico doge o di un senatore di Quarantia per celebrare matrimoni nella sala affrescata di un grande palazzo. Si può arrestare questo destino? Il documentario non sembra offrire alternative. Resta a noi residenti provarci, spingendo le amministrazioni a vietare l’uso turistico di case e negozi, imponendo dei limiti numerici alle invasioni quotidiane di visitatori anche ben intenzionati, favorendo l’insediamento di sedi universitarie e aziendali, ritornando a fare delle strade del centro i luoghi d’incontro degli abitanti. Paradossalmente, contro questi provvedimenti lavora proprio la bellezza straordinaria della città, che continua ad attirare visitatori da ogni parte del mondo. E con i visitatori arrivano anche i profitti, contro i quali non vi sono dighe che tengano.
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