Molto positivo il flash-mob Venezia è anche proposto sabato scorso dalla comunità dell'Antico Teatro di…
(Immagine: la riva della Ca’ di Dio, attuale punto d’approdo dei lancioni). E’ stata presentata venerdì 16, nel corso delle audizioni sulla gestione dei flussi turistici, la proposta dell’architetto Franco Bortoluzzi, ex dirigente comunale del settore Urbanistica. La cosa è interessante (e in qualche modo, a nostro parere, un po’ anomala) perché tale proposta risulta accompagnata, a quanto scrive la Nuova Venezia, da “un dossier sul problema, predisposto a quattro mani con il consigliere comunale della lista Brugnaro Maurizio Crovato” (che fa parte delle Commissioni che dovranno valutare le proposte). Pertanto si può ragionevolmente supporre che la proposta rappresenti il punto di vista degli ambienti “vicini” al sindaco.
In essa non vi è alcun segno di voler ridurre i flussi turistici, né di pernottanti né di escursionisti. Anzi, vi si studiano modi per rendere più razionale la ricezione dei turisti stessi, distribuendoli per tutta la città e implicitamente rendendo possibile aumentarne il numero. Alcuni aspetti della proposta sarebbero condivisibili (purché si riferissero a numeri fortemente ridotti), come l’idea di spostare gli approdi dei lancioni gran turismo dalla riva della Ca’ di Dio a due punti distinti: le Zattere per quelli provenienti da Fusina (e forse anche dal Tronchetto), e Sant’Elena per quelli provenienti da Punta Sabbioni e da Chioggia (tale proposta era già stata respinta o meglio ignorata quando fu sostenuta nel 2001 da Pax in Aqua contro il moto ondoso). Si prevedono poi provvedimenti più radicali, come la costruzione di un ponte aggiuntivo tra Sant’Elena e Castello e una totale revisione della pedonalità a piazzale Roma.
Nel complesso si ha l’impressione che la proposta di Bortoluzzi costituisca un inizio di realizzazione di quanto ironicamente proposto da un giornalista inglese nel 2008: dato che Venezia sta per trasformarsi in una Disneyland, tanto vale farla gestire agli esperti di parchi a tema, che sapranno farla fruttare di più razionalizzando i tempi e i modi delle visite (John Kay, “Welcome to Venice the theme park”, Times, Londra, 1 marzo 2008; quell’anno l’articolo vinse il Premio per il giornalismo dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti).