Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine dalla Nuova Venezia). La mossa della sezione di Venezia di Italia Nostra di scrivere all’Unesco per denunciare il degrado della vita cittadina sta continuando a dare i suoi frutti. Con la collaborazione attiva e spesso decisiva di molte associazioni locali Italia Nostra ha presentato alle apposite commissioni Unesco dei corposi dossier che smentivano le ottimistiche e superficiali dichiarazioni di molte autorità comunali e nazionali, fino a ottenere che l’Unesco lanciasse un vero e proprio ultimatum (ottobre 2015): se non si preparava un piano concreto per risanare la situazione, Venezia rischiava di essere esclusa dalla lista dei siti patrimonio dell’Umanità. Il termine ultimo era il primo febbraiodel 2017. Adesso il sindaco Brugnaro sta per recarsi a Roma, assieme al suo capo di gabinetto e all’assessore a Urbanistica e ambiente, per preparare l’incontro (anzi, la vera e propria audizione) che avrà a Parigi lunedì prossimo 23 gennaio con la commissione dell’Unesco. Non è chiaro che cosa potrà dire, dato che la situazione della città e del suo territorio non è per nulla migliorata nel frattempo: i turisti sono sempre più numerosi (ora anche Brugnaro accetta il numero da noi denunciato di 30 milioni), gli appartamenti in affitto sono sottratti alla residenza per andare al turismo, bancarelle e negozi di paccottiglia aumentano, librerie chiudono, i vaporetti sono sovraffollati, il moto ondoso imperversa e così via. Cercherà di mostrare come progressi le audizioni sul turismo che il Comune ha tenuto con alcune associazioni, senza peraltro prendere alcuna decisione? O quali altre carte riuscirà a mettere sul tavolo? Lo sapremo dopo la sua audizione di lunedì prossimo. Intanto vi proponiamo l’articolo di Vitucci sulla Nuova Venezia in cui si riferisce sulla spedizione del sindaco a Roma.