Dal 1959, anno della sua fondazione, la Sezione veneziana di Italia Nostra si è sempre…
L’Istituto Italiano dei Castelli e Icomos-Italia organizzano venerdì 20 gennaio 2017 alle ore 17,00 a Palazzo Pisani Moretta, a Venezia, San Polo 2766 (tra Campo San Tomà e Campo San Polo) una conferenza su “CRISI SIRIANA E PATRIMONI DELL’UMANITA'” all’interno del ciclo si conferenze sulla Tutela del patrimonio culturale in aree di conflitto. Partecipazione libera. Per info: www.facebook.com/
“L’immenso patrimonio di siti archeologici, di castelli, di antiche città, di palazzi e di meraviglie ambientali di cui è ricca la Siria è messo in pericolo da molti anni di conflitto.
L’incontro ha lo scopo di far conoscere le diversità archeologiche, storiche, artistiche e architettoniche di questo paese (di epoca romana, bizantina, cristiana e araba) attraverso la voce dei protagonisti “sul campo” che lo hanno frequentato e vissuto dalla straordinaria prospettiva di operatori dei beni culturali. Si tratta di un’occasione unica, che coinvolge tutti noi, nella consapevolezza che la salvaguardia di questi beni non interessa solo le popolazioni locali, ma l’umanità intera, e che non vi può essere tutela senza conoscenza.
L’Istituto Italiano dei Castelli si dimostra ancora una volta attento, dopo la conferenza di Verona del 15 dicembre 2016, non solo alla sorte dei beni culturali militari, ma anche alle conseguenze sui beni culturali delle attività militari.”
L’incontro ha lo scopo di far conoscere le diversità archeologiche, storiche, artistiche e architettoniche di questo paese (di epoca romana, bizantina, cristiana e araba) attraverso la voce dei protagonisti “sul campo” che lo hanno frequentato e vissuto dalla straordinaria prospettiva di operatori dei beni culturali. Si tratta di un’occasione unica, che coinvolge tutti noi, nella consapevolezza che la salvaguardia di questi beni non interessa solo le popolazioni locali, ma l’umanità intera, e che non vi può essere tutela senza conoscenza.
L’Istituto Italiano dei Castelli si dimostra ancora una volta attento, dopo la conferenza di Verona del 15 dicembre 2016, non solo alla sorte dei beni culturali militari, ma anche alle conseguenze sui beni culturali delle attività militari.”
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