Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
(Immagine di Italia Nostra: la Ca’ di Dio con i suoi inconfondibili camini). Avevamo annunciato il 29 luglio scorso che l’ente Istituzioni di Ricovero ed Educazione (Ire) aveva offerto in affitto trentennale la storica Ca’ di Dio, da molti decenni casa di riposo per anziani autosufficienti che si affaccia sulla riva detta appunto della Ca’ di Dio, con una delle viste più incantevoli di Venezia sul Bacino di San Marco. Per i veneziani si tratta di una perdita gravissima, forse la più grave degli ultimi anni, mitigata solo dal fatto che, responsabilmente, l’Ire non ha voluto vendere lo storico edificio ma solo affittarlo per uso, com’era da aspettarsi, alberghiero. I fondi ricavati, 1 milione e 350 mila euro l’anno, andranno a finanziare le attività dell’Ire che ancora sopravvivono e che sono di vitale importanza per i veneziani. Nella gara d’appalto è stato sconfitto, per 30 mila euro, l’imprenditore veneziano Elio Dazzo, già proprietario di numerosi alberghi ed esercizi per turisti a Venezia, tra i quali il ben noto “cubo di piazzale Roma” all’imboccatura del Canal Grande. La società vincitrice gestisce altri nove alberghi in Italia.
Riportiamo qui sotto l’articolo sul Gazzettino, seguito da quello sulla Nuova Venezia.