Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
Se Venezia piange, Barcellona, Parigi e Berlino non ridono. Nell’epoca del turismo globale.
Sentiamo necessario un nuovo progetto urbano per il XXI secolo. Non vi è futuro se lavoro e ambiente vanno in contrapposizione, questo vale per la portualità che muore se continua a violentare l’ambiente naturale, per la chimica che deve liberarsi dall’ossessione di sfruttare all’infinito le risorse fossili e attuare una riconversione green, vale ancora di più per il turismo che può crescere in qualità invece che in quantità entrando in sintonia con il delicatissimo ecotono (l’ambiente di transizione tra due ecosistemi) della città lagunare fondato su una secolare convivenza tra ambiente naturale e attività umana.
Un tassello di questo progetto è quello che presenteremo il 17 giugno, insieme ad una ricca rete di associazioni, comitati, operatori culturali, ricercatori e docenti, discutendo di diritto alla città e confrontando le nostre proposte per il nuovo progetto urbano con situazioni e azioni in atto in altre città europee.
(testo tratto da www.possibile.com/diritto-alla-citta)
Accettiamo e rilanciamo l’invito di Possibile e in particolare del comitato di Venezia-Mestre, per l’incontro pubblico organizzato sabato 17 giugno alle ore 16:00 presso Sala San Leonardo a Cannaregio – Venezia.
Per Italia Nostra, sarà presente il vicepresidente della Sezione di Venezia Paolo Lanapoppi.
Per restare aggiornati sull’attività del gruppo organizzatore, seguite la pagina Facebook Venezia – Possibile.
Speriamo di vedervi numerosi.