Riportiamo un'intervista a Lidia Fersuoch, presidente della sezione al tempo del restuaro del Fondaco…
Pubblichiamo il testo della lettera (qui in formato .pdf) che Adriano Marchini, rappresentante del Gruppo Soci di Mirano, ha inviato a Sindaco, Soprintendente e stampa.
E’ stato presentato ed è in corso di valutazione un progetto per la realizzazione di 18 unità immobiliari negli edifici che compongono il complesso di Villa Van Axel-Castelli recentemente messo in vendita dagli ultimi proprietari.
Si tratta di una tipica villa Veneta, realizzata all’inizio del 1600, che appartiene dal 1903 alle Suore Canossiane. Accanto al corpo principale della villa, che presenta il soffitto di una stanza affrescato alla fine del 1600 da Girolamo Pellegrini, sono stati aggiunti, successivamente all’ingresso delle suore, oltre ad una chiesetta anche degli edifici funzionali alle attività educative e formative svolte dalle Canossiane (teatro, scuola materna, laboratorio di ricamo). Il ricordo di queste attività fa parte della memoria di molti miranesi.
L’interesse culturale della struttura è stato riconosciuto ai sensi dell’articolo 10 del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici è pertanto è stata tutelata con provvedimento del 6 ottobre 2016.
La villa si trova all’interno del centro storico di Mirano in un’area caratterizzata dalla presenza di altre importanti ville venete edificate nello stesso periodo (Villa XXV Aprile/Morosini, Villa Bon Giustinian/Piarotto) e la ben conservata cinta muraria confina con due strade comunali di cui una con elevato traffico automobilistico (via Villafranca).
Sulla base di queste premesse desideriamo segnalare la nostra preoccupazione che un così elevato numero di unità immobiliari con i relativi servizi (posti macchina, garage, accessi carrai…) possano, se realizzate, modificare sostanzialmente la villa, gli annessi e lo scoperto trasformandoli di fatto in un condominio in “stile villa veneta e annessi rustici”.
Auspichiamo quindi che gli uffici preposti alla valutazione del progetto siano in grado di verificarne la compatibilità con il bene oggetto dell’intervento prevedendo, se necessario, limitazioni e soluzioni costruttive coerenti con le caratteristiche e la storia degli edifici.