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Pubblichiamo il testo della nota (qui in .pdf) inviata dalla presidente di questa Sezione alla stampa locale, con link di approfondimento.

Venezia, 23 gennaio 2018

Leggiamo sulla stampa locale che sta andando avanti il progetto di stoccaggio a Marghera di 32 mila metri cubi di gas naturale liquefatto, operazione definita dal presidente della Confindustria come la «rinascita di Porto Marghera».
La nostra Sezione si è più volte espressa per la rivitalizzazione dell’area, dalle mille potenzialità una volta bonificata. Abbiamo auspicato, su esempio della Ruhr in Germania, la costituzione di un polo scientifico dove richiamare aziende di ricerca, servizi e tecnologia che possano offrire un’alternativa economica alla monocoltura turistica, in un contesto di archeologia industriale riqualificato e con affaccio nientemeno che sulla Laguna di Venezia.
Con ciò non intendevamo tuttavia veder trasformare Marghera e la Laguna in una pericolosissima bomba esplosiva e infiammabile.
Vogliamo ricordare cosa scrive Piero Angela nel suo libro dedicato alle fonti di energia, La sfida del secolo, pp. 99-100, con la nota facilità divulgativa che rende comprensibile a noi cittadini il rischio del gas naturale liquefatto?
«… una grande nave metaniera, che trasporta 125 mila metri cubi di gas liquefatto a bassissima temperatura, contiene un potenziale energetico enorme. Se nelle vicinanze della costa, per un incidente, dovesse spezzarsi e rovesciare in mare il gas liquefatto, potrebbe cominciare una sequenza di eventi catastrofici. Il gas freddissimo, a contatto con l’acqua del mare, molto più calda, inizierebbe a ribollire, a evaporare e formare una pericolosa nube. Questa nube di metano evaporato rimarrebbe più fredda e più densa dell’aria e potrebbe viaggiare sfiorando la superficie marina, spinta dal vento, verso la terraferma. Scaldandosi lentamente la nube comincerebbe a mescolarsi con l’aria. Una miscela fra il 5 e il 15 per cento di metano con l’aria è esplosiva. Il resto è facilmente immaginabile. Se questa miscela gassosa, invisibile e inodore, investisse una città, qualsiasi (inevitabile) scintilla farebbe esplodere la gigantesca nube. La potenza liberata in una o più esplosioni potrebbe avvicinarsi a un megaton: un milione di tonnellate di tritolo, questa volta nell’ordine di potenza distruttiva delle bombe atomiche. Le vittime immediate potrebbero essere decine di migliaia, mentre le sostanze cancerogene sviluppate dagli enormi incendi scatenati dall’esplosione, ricadendo su aree vastissime, sarebbero inalate in “piccole dosi”, dando luogo a un numero non calcolabile, ma sicuramente alto, di morti differite nell’arco di 80 anni. Si tratta di uno scenario assolutamente improbabile, ma non impossibile». E continua: «Quello della metaniera, che si spezza vicino alla costa, viene definito il peggior scenario “energetico” possibile. Cioè l’incidente più catastrofico immaginabile fra tutte le fonti energetiche».
A Marghera si tratterebbe di “soli” 32 mila metri cubi, ma non «vicino alla costa» bensì dentro la Laguna di Venezia, in un’area dove scintille o torce attive non mancano e dove ci sono depositi di benzina e gasoli. E le navi-bomba cariche di gas dove transiterebbero? Ma per il trafficatissimo Canale dei Petroli, assieme a gasiere, chimichiere e, in futuro, croceristi!
Ricordiamoci della Legge speciale, che prevedeva l’estromissione del traffico petrolifero dalla Laguna. Invece di dare attuazione alla legge, lettera morta da 45 anni, ci stiamo portando a casa un rischio ben maggiore.
Che cosa dicono i cittadini, potenziali vittime di un tale apocalittico incidente?

Lidia Fersuoch
presidente della sezione di Venezia di Italia Nostra

 

 

riferimenti

dal sito web del Comune di Venezia e del Porto di Venezia

rassegna stampa

Energia: presentato il progetto per il deposito Gnl a Porto Marghera, Ansa – 17 gennaio

Porto Marghera, mega deposito di gas natuale liquido: investimento da 100 milioni, La Nuova Venezia – 17 gennaio

Nasce a Marghera un maxi-deposito per il gas naturale, Il Sole 24 Ore – 18 gennaio

Botta e risposta sul deposito Gnl a Marghera, VeneziaToday – 23 gennaio

Italia Nostra «Deposito GNL pericoloso» Bettin frena, Corriere del Veneto – 24 gennaio

«LNG un’atomica a Porto Marghera», Gazzettino – 24 gennaio

Deposito gas liquido, scontro sulla sicurezza, La Nuova Venezia – 24 gennaio

(immagine da www.veneziatoday.it)

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