Le Ville che dalla metà del Quattrocento caratterizzano il territorio veneto, oltre che luogo di piacere e riposo, sono state il centro ed il motore dell’organizzazione economico-produttiva della campagna determinandone anche l’impronta del suo paesaggio.
Fra il complesso delle Ville (edifici e giardini) ed i borghi adiacenti con i loro abitanti, le campagne circostanti, i corsi d’acqua, le peschiere, i boschi, si è venuto a definire un preciso e ben definito rapporto funzionale di convivenza e di reciproco interesse.
Questo territorio, caratterizzato dall’armonia dei rapporti fra natura, campagna e costruito, rimasto pressoché inalterato per centinaia di anni, ha subito e sta subendo un rapido cambiamento trasformandosi quasi ovunque in una informale ed anonima distesa di case, villette, capannoni che, circondandole, mortifica e svilisce le Ville Venete.
Se infatti i vincoli di tutela posti a protezione delle Ville e dei loro parchi ne hanno permesso la conservazione, purtroppo nessuna protezione è stata prevista per i loro ambiti territoriali. Per comprendere come le ville Palladiane hanno determinato l’organizzazione del territorio in cui sono state realizzate e quali possono essere le azioni da porre in atto per garantirne l’integrità ed il rispetto, l’ARCAM in collaborazione con il gruppo soci di Italia Nostra di Mirano, ha organizzato per martedì 16 ottobre, alle ore 20.45 presso il Centro civico “Aldo Masenello” di Mirano, un incontro pubblico con l’architetto Sandro Baldan della Regione Veneto che parlerà dei “Contesti paesaggistici delle ville di Andrea Palladio”.