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Per conoscere i canali portuali e una zona di Laguna che sarà interessata da pesanti progetti.

Per la settimana nazionale dei “Paesaggi Sensibili” di Italia Nostra, lo scorso anno siamo andati nel paradiso di Ca’ Roman, minacciato da pesanti interventi. Quest’anno andremo nell’inferno del Canale dei Petroli – Isola delle Tresse. Creato dall’uomo nel secolo scorso e confermato in questo: è in discussione in Salvaguardia il progetto di rialzo a ben m. 12,50 della discarica tossica delle Tresse, di fronte a Venezia. E ricordiamo che la legislazione speciale vieta in Laguna imbonimenti, figuriamoci la costruzione di discariche!

Noi cittadini dobbiamo SAPERE. Questa è l’occasione per conoscere e vedere l’area delle Tresse e quella del Canale dei Petroli, che nella sciagurata ipotesi del progetto Marghera verrà ampliato ed arginato.

Percorso:

  1. partenza Venezia – Zattere;
  2. canale Vittorio Emanuele, che il porto propone di scavare per milioni di mc. di fanghi inquinatissimi per portare le navi da crociera dal Canale dei Petroli alla Marittima;
  3. bacino di evoluzione, di fianco alla prima zona di Marghera dove il porto propone di portare le navi più grandi;
  4. Isola delle Tresse. L’isola, usata dal porto per discarica di fanghi, è già stata ampliata, raddoppiata in larghezza, e rialzata fino a 9. m. (è alta come una collina), e ora si vuol ancora rialzare fino a 12,5 m., con punte di 13 m., al fine di allocare altri 4 milioni di mc di fanghi di scavo.
  5. Canale dei Petroli fino alla cassa di colmata B, che invece di lasciar evolvere spontaneamente attraverso un processo naturale si vuol perimetrare con 1,3 Km di Palancole (e poi con scogliera in pietrame) per scaricare i fanghi di scavo del canale stesso. Da ricordare che la cassa di colmata B fu oggetto negli anni passati di un progetto di rinaturalizzazione, avendone determinato il valore ambientale. Ora la si vuol ridurre a discarica di fanghi inquinati;
  6. invertendo la rotta, per il Canale dei Petroli, si ritorna a Venezia.

Per ulteriori informazioni, inviare una email a venezia@italianostra.org

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