intervento x Mission it 2024
Venezia, 18 febbraio 2022
prot. n. 5/2022
Italia Nostra esprime grande preoccupazione per la grave situazione in cui versa la Basilica di San Marco e il suo nartece a causa delle sempre più frequenti alte maree, gravemente lesive dei suoi preziosi elementi marmorei, come continuamente denunciato dalla Procuratoria e dal Patriarca stesso.
Il sistema di barriere in vetro, già partito in ritardo a causa delle diverse ipotesi progettuali presentate, e che doveva essere completato nel novembre scorso, è stato fermo mesi, per problemi relativi all’intricata questione della liquidazione del Consorzio Venezia Nuova, per la necessità di scavi e indagini archeologiche da eseguirsi a mano (e non con la benna, come abbiamo visto in foto pubblicate sulla stampa) e per il frequentissimo allagamento del cantiere stesso.
L’intervento, cui ci siamo sempre dichiarati contrari, pone problemi di grave impatto visivo, prevedendo una barriera sorretta da una settantina di pilastri di acciaio piantati nella pavimentazione attorno il perimetro della Basilica (secondo un tracciato che tra l’altro ingloba i pilastri acritani, rendendoli inaccessibili e rischiando addirittura di comprometterne la statica). Come si legge in uno dei verbali dei competenti Comitati di Settore del Ministero della Cultura («l’intervento … pone certamente questioni sul piano formale e sul piano simbolico rispetto all’immagine della Basilica e della Piazza che ne risulterà sicuramente alterata»).
L’intervento comporterà l’asporto di una porzione notevole di pavimentazione storica in masegni (circa 200 mq); nonostante le precise prescrizioni sul lievo, numerazione e ricollocazione degli originari elementi, constatiamo che già alcuni risultano fratturati, così come parte della pavimentazione in pietra d’Istria a ridosso della Basilica.
La panchina marmorea a fianco del gruppo dei Tetrarchi, inoltre, sarà probabilmente asportata per consentire la connessione della barriera alla parete.
Attorno al perimetro della Basilica verrà posato un imponente basamento in cemento, allo scopo di impermeabilizzare l’area e sostenere pilastri e lastre. Le alterazioni sotterranee, ivi compresa la trincea di cemento, saranno inamovibili e permanenti, e apprendiamo che la stessa balaustrata potrebbe non essere affatto provvisoria.
Questo intervento molto complesso e impattante sarebbe peraltro completamente inutile e privo di alcun senso se si attuasse il progetto di impermeabilizzazione di tutta l’insula di San Marco, e cioè di tutta la Piazza: progetto già completato e presentato nel febbraio del 2020 e successivamente approvato.
Da subito si potrebbero attuare i primi interventi di blocco delle risalite dell’acqua e di marginamento dell’insula. Italia Nostra lancia un accorato appello alle istituzioni competenti, al mondo della cultura e della società civile affinché si avvii subito il progetto di impermeabilizzazione di tutta l’insula, che potrebbe mettere al riparo dalle acque alte, non la sola Basilica, ma tutta la piazza sin dal prossimo autunno. Chiede nel contempo anche l’avvio del Dibattito Pubblico, così come previsto dal Codice dei contratti pubblici per quelle opere che possono avere un impatto sulla città.
Il progetto delle lastre infatti, prevedibilmente sarà foriero di continue criticità e polemiche, toccando così pesantemente il simbolo e il cuore stesso della città.
Il Consiglio Direttivo di Italia Nostra Sezione di Venezia