In due parole, i punti essenziali del nostro progetto per il futuro di Venezia:
- Turismo: riduzione dei flussi di visitatori con l’istituzione di una quota o numero programmato che riguardi i turisti cosiddetti escursioni o pendolari (coloro che sostano in città poche ore senza pernottamento) a iniziare dai gruppi organizzati, per i quali vanno istituite delle liste d’attesa.
- Creazione di un’economia complementare a quella turistica attraverso lo sviluppo delle potenzialità dell’ex zona industriale di Marghera. Una legislazione nazionale di forti incentivi dovrà attrarre le aziende con il maggior potenziale di sviluppo futuro, creando un polo scientifico-tecnologico di altissimo livello. I dipendenti potranno essere molte decine di migliaia e abitare in città ponendo fine all’esodo. Ciò significa anche che Venezia sarà di aiuto anziché di peso per l’economia nazionale.
- Come regola generale: non chiedersi mai “quanto denaro un provvedimento potrà portare” ma “quali conseguenze avrà sulla qualità della vita e sulla salvaguardia del territorio.” Con questo semplice criterio si costruirà un futuro di alta civiltà e di sana economia.
Nel “Manifesto per Venezia” si può trovare un’esposizione più articolata delle nostre idee e dei modi per realizzarle. Nel Dossier per la stampa estera, un’analisi della situazione presente e delle prospettive per i prossimi decenni.